Il generale dei Carabinieri: “Continuiamo il lavoro verso la risoluzione della problematica”. Il ministro Roberto Cingolani: “Buona notizia per il Paese”
Roma, 1 aprile 2021 – Il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà è stato confermato Commissario Unico per la realizzazione degli interventi per la bonifica delle discariche abusive presenti nel nostro Paese, in merito alle sanzioni derivanti dalla sentenza di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea.
La conferma è stata deliberata nel Consiglio dei Ministri di ieri sera. Sulla base della delibera, il Commissario Vadalà potrà continuare a operare in ambito nazionale per la risoluzione della condanna della Corte di giustizia Ue, ponendo in sicurezza e a norma le discariche abusive con l’estensione dei poteri commissariali per altri siti.
IL MINISTRO CINGOLANI: “UNA BUONA NOTIZIA PER IL PAESE”
“La nomina del Generale Vadalà – ha commentato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – è una buona notizia per il Paese, visti i risultati fino ad ora conseguiti e le sfide che abbiamo di fronte. Al commissario unico Vadalà, i miei migliori auguri di buon lavoro, certo che continuerà a fare bene e a contribuire alla bonifica del Paese”.
IL COMMISSARIO UNICO VADALÀ: “ORGOGLIOSI DEL NOSTRO LAVORO”
”Sono molto compiaciuto della conferma del Governo, che ci permetterà di continuare verso il completamento e risoluzione definitiva della problematica legata alla condanna europea del 02 dicembre 2014, secondo il nuovo quadro normativo del Decreto Clima – ha dichiarato il Generale Giuseppe Vadalà – La delibera governativa sottolinea il buon lavoro svolto finora a dimostrazione dell’interesse del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, di lavorare per il risanamento del Paese, ponendo la bonifica dei territori quale punto importante nell’agenda del ministero”.
“Siamo orgogliosi – ha concluso Vadalà – di lavorare a stretto contatto con il ministero della Transizione ecologica al fine di eliminare la sanzione in capo al Paese, di bonificare le aree in infrazione e restituire le terre ai cittadini. Tale proposta del ministro sottolinea come sia rilevante, nella politica ambientale del nuovo ministero, la volontà di salvaguardia dell’ambiente e la tutela del benessere, finalizzata alla salute delle collettività”.