«È ancora possibile realizzare l’obiettivo di un aumento della temperatura globale limitato a 1,5 gradi centigradi». Lo ha sottolineato Antònio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione della presentazione dell’ultimo Emissions Gap Report dell’Unep. Per allinearsi all’obiettivo, tuttavia, le emissioni di gas serra su scala globale dovrebbero ridursi di ben il 42% entro il 2030, rispetto ai valori attesi sulla base delle attuali politiche.
Per contenere l’aumento globale delle temperature entro i 2 °C – target meno ambizioso ma comunque contemplato dall’accordo di Parigi sul clima stipulato nel 2015 da quasi 200 Stati – le emissioni dovrebbero essere tagliate del 28 per cento entro il 2030. Se invece gli sforzi di mitigazione dovessero continuare al livello – insufficiente – determinato dalle attuali politiche, ci si può attendere un aumento delle temperature di 3 °C a fine secolo rispetto ai livelli pre-industriali, con conseguenze drammatiche in termini di eventi meteo estremi e danni economici ingenti.
L’Unep, l’organismo delle Nazioni unite per le politiche ambientali, ha scelto un disco rotto per la copertina di questo report: un doppio senso sul concetto di “broken record”, i record purtroppo battuti ogni anno sull’aumento delle temperature. Quasi sicuramente – ha ricordato la direttrice Unep Inger Andersen – quest’anno risulterà il più caldo mai registrato finora.
A questo link è possibile leggere il comunicato Unep e scaricare il testo integrale del rapporto.
Di recente anche il rapporto “Trends and projections in Europe 2030” dell’Agenzia europea per l’ambiente ha indicato la necessità di accelerare il taglio delle emissioni di gas serra, altrimenti i Paesi Ue non saranno in grado di raggiungere i target prefissati per il 2030.
Tra la documentazione più recente prodotta dal Snpa sul tema, sono disponibili il rapporto “Il clima in Italia nel 2022” , con i dati sui principali indicatori climatici nel Paese e il rapporto “Le emissioni di gas serra in Italia: obiettivi di riduzione e scenari emissivi”, che illustra la situazione emissiva italiana sulla base dei dati trasmessi ufficialmente in accordo a quanto previsto nell’ambito della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni unite (UNFCCC) e del Meccanismo di monitoraggio dei gas serra dell’Unione europea.